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Dichiarazione finale della Conferenza di Pace di Roma

28 ottobre 2023


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Ci sarà modo di spiegare nei dettagli ai tanti nostri amici che non hanno potuto partecipare alla Conferenza Internazionale i diversi aspetti per cui essa è stata un successo al di là delle nostre aspettative. Per la presenza di tante delegazioni provenienti da ogni continente, per la qualità dei tanti interventi, per l’atmosfera segnata da amicizia e fratellanza, per i momenti di lucida commozione, per la grande attenzione ricevuta in Italia e in tanti altri paesi.

Ringraziamo i tanti cittadini che hanno firmato l’appello di convocazione, gli italiani presenti che hanno contribuito al successo della nostra impresa. Ci limitiamo qui all’essenziale: tutti assieme, in barba alla campagna di disinformazione e di criminalizzazione dei media itliani, siamo riusciti a realizzare l’ambizioso obiettivo di fondare uno stabile coordinamento internazionale composto da più di cento movimenti dei più diversi paesi e che abbiamo denominato STOP WW3- INIZIATIVA INTERNAZIONALE DI PACE.

Pubblichiamo di seguito il testo della Dichiarazione fondativa.

Delegati di 40 organizzazioni ed esponenti provenienti da 25 paesi si sono riuniti a Roma il 27 e 28 ottobre 2023 per discutere le cause dell’attuale guerra in Ucraina, l’impatto della guerra sulla pace internazionale, i pericoli che affliggono il nostro popolo e i compiti del movimento per la pace. una pace giusta e permanente.

Le nostre conclusioni

  • Le politiche aggressive degli Stati Uniti e dei suoi più stretti alleati (l’Occidente) sono le cause profonde della guerra in Ucraina e, come vediamo in Palestina, stanno spingendo l’umanità sull’orlo di una terza guerra mondiale.
  • Per mantenere un ordine mondiale unipolare, l’Occidente ha bisogno del dominio imperialista. Mira a trasformare la grande maggioranza dei paesi del mondo in stati vassalli, dentro a un nuovo sistema internazionale neocoloniale.
  • L’élite imperialista utilizza la maschera ideologica pseudo-progressista della “globalizzazione democratica”, della difesa dei diritti umani e civili e del superamento degli stati nazionali come pretesto per il proprio dominio. Essi usano istituzioni come l’UE, la Banca Mondiale, il FMI e il WEF per imporre il dominio economico, e la NATO per imporre il dominio militare.

In questo quadro l’Occidente

  • Attacca la Russia con il chiaro obiettivo di distruggerla come stato sovrano e dividerla in un insieme di deboli stati vassalli.
  • Circonda la Cina con basi militari, navi da guerra e nuove alleanze militari; intensifica le consegne di armi a Taiwan e continua le provocazioni nel Mar Cinese Meridionale per costringere la Cina a una risposta militare che possa essere usata come pretesto per la guerra. Continuano le provocazioni belliche attorno alla penisola coreana.
  • Sostiene Israele, il suo principale strumento per la sua politica neocoloniale in Medio Oriente, al fine di schiacciare il popolo palestinese e costringere l’Iran alla guerra.
  • Mantiene l’occupazione dell’Iraq, i conflitti in Yemen, Siria, Libia, Libano – e soprattutto continua l’occupazione della Palestina.
  • Saccheggia costantemente l’Africa e l’America Latina, imponendo governi fantoccio e istigando i suoi stati vassalli a invadere paesi indipendenti, ad esempio nel Sahel.
  • Impiega milizie armate in operazioni di “regime change” e organizza omicidi di intellettuali, politici, scienziati e giornalisti russi e iraniani; commette azioni terroristiche come far saltare in aria il Nord Stream 2.
  • Attraverso misure coercitive unilaterali illegali (UCM), cerca di strangolare le economie dei paesi che resistono all’imperialismo, insensibili alle conseguenze catastrofiche per le popolazioni di questi paesi, per la classe operaia e per tutti i poveri dello stesso Occidente.
  • Avvelena e uccide. Gli Stati Uniti hanno già utilizzato armi nucleari, non solo a Hiroshima e Nagasaki, ma anche armi all’uranio impoverito (DUW) contro l’Iraq, la Serbia e ora contro la Russia. Le DUW contaminano permanentemente il territorio e hanno ucciso un numero ancora innumerevole di persone.

Per questi motivi le élite occidentali rappresentano una minaccia permanente contro la pace e lo sviluppo del mondo e minacciano l’esistenza stessa dell’umanità.

La nostra posizione riguardo all’attuale guerra in Ucraina

Non è stato il 24 febbraio 2022 che è iniziata la guerra in Ucraina, e nemmeno quando gli Stati Uniti hanno provocato il colpo di stato del 2014. È necessario andare più indietro nel tempo, ai tempi della sanguinosa espansione della NATO verso l’Europa orientale. Le guerre sporche in Jugoslavia, la disintegrazione dello stato balcanico un tempo più forte e l’istigazione alle guerre nel Caucaso erano tutte fasi dello stesso progetto. La guerra contro la Russia era già iniziata subito dopo lo scioglimento illegale dell’URSS, imposto contro la volontà dei suoi cittadini. La formazione di nuovi confini nell’Europa orientale e nell’Asia centrale è stata imposta al di fuori del quadro del diritto internazionale.

La NATO era ed è lo strumento degli Stati Uniti per imporre il proprio controllo su tutta l’Europa. La sua espansione verso est è stata illegale e rappresenta una minaccia permanente contro tutti i paesi sovrani e indipendenti.

Il governo russo ha cercato di evitare l’attuale fase della guerra, ma l’Occidente, attraverso i suoi fantocci in Ucraina, ha continuato a prendere di mira le popolazioni russe e ha rifiutato qualsiasi accordo di pace basato sulla parità di sicurezza, come proposto dalla Russia. Le azioni dell’Occidente hanno reso la guerra inevitabile.

Il modo in cui l’Occidente conduce la guerra dimostra che esso mira sia a un’escalation senza fine sia a logorare al massimo sia i russiche gli ucraini. L’uso di armi illegali come bombe a grappolo e munizioni all’uranio impoverito dimostra che l’azione disumana delle élite occidentali è senza limiti. I loro sforzi per coinvolgere tutti i paesi dell’Europa orientale — così come altri paesi — nel conflitto dimostrano come le principali élite occidentali stiano cercando di usare la popolazione europea come carne da cannone proprio come ora fanno con gli ucraini.

L’unica base per risolvere le controversie internazionali dovrebbe rimanere il diritto internazionale, che ha al centro la Carta delle Nazioni Unite. La volontà degli Stati Uniti e dei suoi alleati −—il cosiddetto “ordine basato su regole” — non dovrebbe più essere una regola obbligatoria per il mondo.

Ciò di cui hanno bisogno i popoli del mondo

  • Una sconfitta della NATO in Ucraina. Senza questo presupposto non vi è possibilità di una pace duratura. Una vittoria occidentale sulla Russia sarebbe un nuovo disastro per l’umanità. Diventerebbe il punto di partenza per nuove guerre nei Balcani, nel Medio Oriente e nell’Asia orientale, in particolare nel Mar Cinese Meridionale e nella penisola coreana, ovvero una terza guerra mondiale di lunga durata.
  • Un nuovo quadro di cooperazione nell’Europa dell’Est e nei Balcani, liberato dal controllo USA-UE, basato su relazioni paritarie e che rimodelli le conseguenze catastrofiche della vittoria dell’Occidente nella Guerra Fredda.
  • Un mondo di paesi sovrani in cui i popoli possano determinare il proprio futuro, liberi dalla dittatura economica globale imposta dall’Occidente, liberi da misure coercitive unilaterali. Il mondo ha bisogno di reti commerciali, finanziarie, di comunicazione e di trasporto libere dal controllo dell’Occidente. In questa direzione, la formazione di nuove organizzazioni per la cooperazione tra Stati, libere dal controllo occidentale, e il ruolo rafforzato del Sud del mondo nelle organizzazioni internazionali esistenti rappresentano sviluppi positivi.
  • Una nuova architettura delle Nazioni Unite che rifletta i diritti del Sud del mondo e il principio di pari sovranità per tutti gli Stati.

I nostri compiti

  • Abbiamo molto da fare per quanto riguarda l’informazione e l’istruzione. Nei paesi NATO-UE e in altri paesi dominati dagli Stati Uniti esiste una censura virtuale totale. Dovremmo informare queste popolazioni che la guerra dell’Occidente in Ucraina è una guerra ingiusta.
  • Dobbiamo fermare l’invio di armi, munizioni, equipaggiamenti e personale sul campo di battaglia ma:
  • il nostro compito principale dovrebbe essere quello di liberare i nostri paesi dall’adesione alla NATO, dal controllo e dalle basi militari statunitensi. Questo sarà l’apice della nostra solidarietà verso i popoli del mondo che resistono.

Abbiamo deciso

  1. Di dare vita una rete permanente per coordinare i compiti di cui sopra sotto il nome di “Stop World Word 3-Iniziativa internazionale per la pace
  2. Di organizzare azioni internazionali e delegazioni di solidarietà in Russia-Donbass e in Palestina
  3. Di organizzare la 2a conferenza internazionale di pace entro la fine del 2024

Votata all’unanimità dai delegati presenti e quindi approvata per acclamazione dalla Conferenza

Roma, 28 ottobre 2023.